lunedì 29 Aprile 2024

Apre al pubblico la Torre di Mercurio a Pompei, il punto più alto sulla città

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Una vista privilegiata su gran parte degli scavi di Pompei, quella della Torre di Mercurio, il punto più alto tra quelli della cinta muraria rimasti praticamente integri. Anzi, con i suoi tre livelli si raggiunge proprio il punto più alto disponibile sulla città antica. È stata riaperta al pubblico, per piccoli gruppi, dal 23 dicembre 2022, appena in tempo per le festività natalizie.

Restaurata di recente la Torre di Mercurio fa parte delle fortificazioni che furono irrubustite nel I secolo a.C., che sono anche parzialmente visitabili in questo parte occidentale di Pompei: “I blocchi in particolare delle murature, costituiti da diversi materiali, lapidei e tufacei, hanno richiesto importanti interventi di messa in sicurezza e conservativi – scrive il Parco Archeologico di Pompei –  In quest’area sono stati inoltre riaperti due saggi già condotti nel 1927-29 da Amedeo Maiuri, allo scopo di sondare le fasi più antiche della fortificazione della città e il suo impianto urbanistico. Particolarmente interessanti sono le tracce dei solchi delle macchine da guerra utilizzate per difesa durante l’attacco di Silla dell’89 a.C., emerse lungo il camminamento di ronda“.

Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico ricorda che “Le indagini archeologiche, coordinate dal prof. Marco Fabbri dell’università Tor Vergata hanno mostrato che dove ora si trova la torre, fino al IV sec. a.C. c’era una porta della città, che fu poi obliterata. È un dato che apre prospettive stimolanti non solo sull’impianto urbano della Pompei più antica, ma anche sullo spazio all’esterno delle mura. Sarebbe interessante capire dove questa strada portava e se lungo essa, come era uso in antico, si trovavano delle tombe di quei periodi.”

Altre note sulla cinta muraria di Pompei da parte del Parco archeologico:

“Pompei si dotò, già a partire dal VI secolo a.C., di una fortificazione, che fu rafforzata e integrata più volte nel corso del tempo fino al I secolo a.C. Tuttavia non sempre riuscirono a garantire protezione, come avvenne durante l’assedio di Silla che portò alla presa della città e alla riduzione a colonia romana. Proprio in questo tratto di mura tra Porta Ercolano e Porta Vesuvio sono visibili i segni dei proiettili lanciati dalle catapulte dell’esercito di Silla. In questa occasione vennero effettuati numerosi rifacimenti della cortina esterna, danneggiata nelle precedenti vicende storiche e, soprattutto, furono aggiunte al circuito delle fortificazioni una serie di torri di guardia, poste ad intervalli più o meno regolari, a cavallo della cortina. Con il consolidarsi dell’autorità di Roma e il venire meno di pericoli esterni, la funzione difensiva delle fortificazioni andò diminuendo d’importanza e le mura acquistarono un valore monumentale e simbolico, urbanistico piuttosto che strategico”.

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