lunedì 29 Aprile 2024

Area sacra di Largo Argentina, Roma “ritrova” una delle aree archeologiche più importanti (e i gatti sono salvi)

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Bvlgari ci ha messo un milione. E ha fatto bene, visto che parliamo di gioielli dell’archeologia di Roma, l’Area Sacra di Largo Argentina, nel cuore trafficato della capitale. Dal punto di vista degli specialisti, questo vasto rettangolo che scende fino al suolo della città della Repubblica, tra il III e il II secolo a.C., è ovviamente uno dei punti più importanti per lo studio di Roma in quel periodo, prima che la città imperiale si sovrapponesse o cambiasse il volto di una città in espansione politica e topografica, ma non ancora paragonabile ai fasti da I secolo a.C in poi. Per i turisti purtroppo il potere attrattivo era indubbiamente minore (per non parlare degli abitanti di Roma!), e non necessariamente per colpa loro. Dopo gli scavi del anni Venti e Trenta del XX secolo, infatti, l’area non ha mai vissuto di grandi iniziative di valorizzazione: un po’ “spartitraffico”, un po’ voragine balconata a cielo aperto, ma avulsa forse dalla comprensione della città stessa, dai circuiti turistici guidati e poco attrattiva anche per i singoli.

Roma, l’area sacra repubblicana di Largo Argentina

Ora però, con i lavori che la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha affidato per appalto all’Impresa Biagio, tra un anno le cose dovrebbero radicalmente cambiare, a parte per la colonia felina, che verrà lasciata al suo posto per la gioia di dei gattari mondiali uniti.

Virginia Raggi, la sindaca della capitale, lo dichiara chiaramente: “L’Area Sacra di Largo Argentina è uno dei siti archeologici più suggestivi, immerso nel cuore della città. Grazie alla generosità della Maison Bvlgari, legata a Roma da un rapporto profondo di collaborazione e amore per il patrimonio culturale cittadino, finalmente stanno per partire i lavori che consentiranno l’apertura al pubblico di questo luogo così affascinante. Sarà realizzato un vero e proprio percorso in sicurezza fra gli antichi splendori: i visitatori potranno letteralmente camminare nella storia

E gli sponsor del progetto, ossia gli azionisti del gruppo del lusso guidato dall’amministratore delegato Jean-Christophe Babin, si dichiarano molto orgogliosi di contribuire a lavori utili alla conoscenza della storia e dei sui dettagli “L’Area Sacra verrà finalmente riportata al centro della vita culturale di Roma, come era secoli fa in epoca repubblicana”. A proposito di “dettagli” la Curia di Pompeo – il cui basamento di tufo è ancora esistente – fu proprio il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare, al di là dell’ipotesi dell’individuazione precisa del punto esatto del fatto epocale, su cui si è dibattuto negli anni passati. La Storia è proprio lì, la si deve respirare, e il progetto promette di immettere Largo Argentina a pieno titolo tra le grandi tappe culturali e turistiche di Roma.

Roma, Largo Argentina: Percorso di visita realizzato con una passerella posta alla quota archeologica

Nuove luci led, passerelle, ingresso con biglietteria dedicato alla torre del Palpito, maggiore accessibilità, visione ravvicinata del templi e un’area espositiva coperta nel portico orientale dell’Area Sacra, sotto il piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini. Un percorso diacronico dal III secolo a.C. fino alle demolizioni del ventennio fascista, che scoprirono l’area senza per fortuna realizzare un’altra “via dell’Impero” sopra la stessa.

Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali, ritiene che “l’accessibilità universale dei siti archeologici è un impegno che la Sovrintendenza Capitolina ha preso con i visitatori e che è lieta di condividere con Bvlgari. Al termine di questi lavori ci auguriamo che l’Area sacra di Largo Argentina, uno dei luoghi chiave della continuità monumentale di Roma nei secoli, possa raccontare a tutti la sua storia straordinaria“. Non potremmo essere più d’accordo.

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