sabato 27 Aprile 2024

Museo nazionale di Matera: memorie del mondo antico recuperate. Nuove forme di valorizzazione e comunicazione del patrimonio archeologico

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Il Museo nazionale di Matera, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo per “Tiresia, il mito tra le tue mani” e con il Centro Jean Berard di Napoli per la “Collezione Rizzon”, presenta un nuovo percorso espositivo che, attraverso uno straordinario patrimonio iconografico, metterà in luce le diverse sfumature della società, potenziando il ruolo inclusivo e partecipativo dei luoghi della cultura. L’inaugurazione della mostra è il 29 luglio alle 11.00 presso il Museo Archeologico Nazionale ‘Domenico Ridola’, alla presenza della Direttrice del Museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro,  del Direttore generale Musei, Prof. Massimo Osanna, della Direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, Arch. Alessandra Marino e dei curatori Marcella Leone, archeologa del Centre Jean Bérard, Dimitris Roubis, docente presso il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli Studi della Basilicata.

Nel panorama generale della valorizzazione e della promozione del patrimonio archeologico nei luoghi di cultura, il tema dell’accessibilità rappresenta la nuova frontiera ed una sfida per gli addetti ai lavori. Come sottolinea Annamaria Mauro, proprio dalla consapevolezza e dalla necessità di rendere inclusiva la visita del museo e del suo percorso espositivo si rende necessario un progetto di accessibilità ampliata, mirato a migliorare quei luoghi in cui la visita sembrava già di per sé preclusa ad alcune categorie di utenti. Da questa idea nasce “Tiresia, il mito tra le tue mani” e la “Collezione Rizzon” un progetto di accoglienza, una riflessione complessiva sulla fruizione del museo per l’abbattimento delle barriere cognitive pensato e realizzato con la finalità di accrescere il confort della visita per i visitatori con disabilità uditive e visive.

La voce di Tiresia, indovino cieco della mitologia greca, guiderà i visitatori in un percorso multisensoriale, alla scoperta dei reperti legati ai racconti mitologici. A tale scopo, alcuni vasi magno greci sono stati riprodotti per essere esplorati sia con le mani sia con l’olfatto. Nella prima sala, dedicata proprio all’olfatto, si trovano i vasi rituali legati al mito di Scilla e Atteone e quelli che contenevano incensi e oli profumati, legati alle vicende di Afrodite. Nella seconda sala è presente un grande cratere a volute del IV secolo a.C., molto usato nei banchetti e legato al mito di Artemide. Nella terza sala una tavola a rilievo riproduce la scena principale del cratere, ossia il sacrificio di Ifigenia in Tauride.

Il percorso prosegue con un nuovo allestimento della collezione Rizzon, dove le scene figurate dei vasi raccontano le tematiche principali della società antica e della vita degli uomini, dal rapporto tra uomo e donna, alla convivialità, all’aldilà. La collezione Rizzon comprende settantaquattro vasi, prodotti in botteghe lucano-metapontine e apule tra il terzo quarto del V secolo a.C. e la fine del IV secolo a.C. Questi pezzi sono giunti al Museo Ridola nel 1990 a seguito di una procedura di compravendita tra l’Amministrazione e un collezionista privato. I vasi della collezione presentano una qualità e un valore documentario che li rendono una fonte imprescindibile per lo studio e la conoscenza della ceramica antica e permettono uno sguardo privilegiato alle comunità del passato.

“Tiresia, il mito tra le tue mani” e la “Collezione Rizzon” – Museo nazionale di Matera​

Il nuovo allestimento è finanziato dall’Istituto Centrale per il Restauro nell’ambito dell’intervento PON “Cultura e Sviluppo” 2014-2020, cofinanziato da fondi europei (FESR), denominato “Capolavori in 100 km. Un viaggio reale e virtuale nella cultura della Basilicata per conoscere, conservare, valorizzare”. Il progetto multimediale prevede un allestimento interattivo e coinvolgente, con video in linguaggio LIS, tavoli interattivi dedicati anche ai più piccoli. Fra i tanti fattori innovativi, anche la possibilità di inquadrare specifiche fotografie di reperti stampate sulla guida breve acquistabile al Bookshop e attivare ulteriori contenuti di approfondimento in AR (Realtà Aumentata).

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