venerdì 26 Aprile 2024

Teatro di Elea – Velia, concluso l’intervento di restauro al parco archeologico di Paestum e Velia

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Il restauro parziale del teatro greco romano di Elea-Velia, sito che fa parte del Parco Archeologico di Paestum e Velia, si è concluso ed è stato presentato dal direttore uscente Gabriel Zuchtriegel, in procinto di partire come responsabile del Parco Archeologico di Pompei. Per l’occasione si è presentato in Campania anche il direttore generale dei Musei Massimo Osanna. Non viene qualificato come “restauro” nei comunicati ufficiali, ma solo come “intervento di manutenzione straordinaria” perchè il teatro era stato soggetto già nel 2003 ad un cantiere che aveva integrato le sedute teatrali che erano sopravvissute nei millenni. Ma, raccontano al Parco Archeologico, lo stato di degrado aveva reso urgente questo nuovo intervento da 158.000 euro: “Piante infestanti e infiltrazioni d’acqua minacciavano la tenuta dei blocchi originali che furono smontati negli anni ’80 del secolo scorso per realizzare degli scavi stratigrafici nell’area e per essere poi rimontati durante il restauro promosso dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno nel 2003. Grazie alla scelta di utilizzare un materiale diverso per le integrazioni moderne che ricalcano la sottostruttura in terra sulla quale appoggiavano i blocchi delle sedute, ora la cavea del teatro è accessibile al pubblico, cosa che il precedente intervento aveva escluso per motivi di sicurezza“.

Nel corso del restauro non sono mancate le polemiche sull’impatto dell’intervento, secondo i critici troppo marcato, e con colori di malte non consoni. Il risultato però è quello che potete vedere in questa sequenza fotografica, che contempla lo stato dei lavori a fine cantiere confrontato con la situazione di degrado precedente.

teatro di Velia
Il teatro greco-romano di Velia dopo il restauro (ph. Parco Archeologico di Paestum e Velia, come le successive)
Il Teatro di Velia dopo il restauro 2020/2021

 

Teatro di Velia nel 2020 prima del restauro

Massimo Osanna, dal canto suo, ha appoggiato la sceltaHo molto apprezzato il lavoro che l’équipe del Parco Archeologico di Paestum e Velia sta realizzando. Ho voluto visionare personalmente quanto fatto su questo monumento, anche dopo aver letto l’accurata relazione tecnica di Francesca Condò, funzionaria architetto della Direzione Generale Musei, che qualche settimana fa era venuta al Parco per un sopralluogo. Devo dire che il risultato finale mi sembra molto positivo anche in considerazione della storia travagliata del monumento che rende gli interventi di restauro e manutenzione particolarmente complessi. Come è noto il teatro è stato completamente scavato e poi ricostruito e l’intervento di manutenzione attuale va a migliorare una situazione che era di grande degrado”. Zuchtriegel replica in modo indiretto alle critiche: “Abbiamo voluto rispettare il progetto promosso dall’allora soprintendente Giuliana Tocco  superando però l’impossibilità, che esisteva formalmente anche se è stata spesso disattesa, di far accedere le persone alla cavea. A tal fine abbiamo coinvolto anche un ingegnere strutturista che ha valutato la stabilità del monumento. Oggi tutti possono accedere alle sedute della cavea, ovviamente rispettando delle regole come succede in tutti i siti archeologici. La finalità non è solo quella di usare l’edificio antico per spettacoli teatrali, ma anche di far accedere visitatori singoli e famiglie a un monumento che, grazie al suo restauro, ci può far riscoprire la sorprendente acustica dei teatri antichi”

Il teatro di Velia  sul versante sud-orientale dell’acropoli della città magno-greca in un’area precedentemente occupata da un quartiere abitativo, attorno alla fine del V secolo a.C. Dopo vari ampliamenti raggiunge l’apice in età imperiale, con decadenza nel III sec. d.C.

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