Firmato un accordo quadro tra l’Università degli Studi del Sannio e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli (SABAP NA MET) per sviluppare sinergie nei settori dell’istruzione, della ricerca scientifica e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Nel mirino dell’accordo ci sono, scrive un comunicato, “la tutela e la digitalizzazione del patrimonio culturale, il restauro e la conservazione, l’analisi dei materiali, l’implementazione di infrastrutture per la diagnosi e la riproduzione digitale dei beni culturali materiali e immateriali. In particolare, l’Università del Sannio contribuirà con il suo supporto tecnico-scientifico e le competenze dei suoi dipartimenti, mettendo a disposizione il proprio centro “SHerIL – Samnium Heritage Innovation Lab”, dedicato alla conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale“.
La firma è avvenuta tra il rettore Gerardo Canfora e il soprintendente Mariano Nuzzo insieme al professor Carmine Guarino e ai funzionari Carmine Ardolino e Sonia Colandrea.
In paricolare si perseguirà “lo sviluppo di sistemi informatici e tecnologie per la riproduzione digitale del patrimonio culturale, la cartografia digitale per il supporto alla visita museale, l’uso della realtà aumentata per arricchire l’esperienza di fruizione dei beni culturali, e la creazione di servizi digitali innovativi per la fruizione e l’educazione all’arte“.
La collaborazione si estenderà anche alla formazione delle competenze per l’utilizzo di tecnologie innovative nel campo dei beni culturali, al supporto per lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali nel settore dell’innovazione applicata alla conservazione, gestione e fruizione dei beni culturali, e alla creazione di start-up e spin-off nel settore della cultura e della creatività”.