Il professor Carlo Lugliè è morto per salvare un ragazzo di 11 anni dall’annegamento, il figlio della sua compagna, sulla spiaggia di Is Arenas. La tragica notizia di cronaca, nella sua scarna essenza, è questa. A 59 anni scompare così uno stimatissimo docente di preistoria e protostoria all’università di Cagliari, dalla lunga carriera “sul campo” e dalle strette relazioni con gli altri colleghi e con gli studenti.
La Scuola di specializzazione in beni archeologici di Cagliari, a titolo di esempio, scrive sul suo profilo social “…Del suo spessore scientifico non c’è molto da dire: parla per lui il curriculum scientifico di altissimo livello, le molte collaborazioni internazionali. I tanti riconoscimenti. Sul piano umano di Carlo Lugliè ci piace ricordare invece il garbo, la pazienza, la capacità di essere sempre disponibile quando c’era bisogno della sua presenza.
Ci mancherai molto, Carlo“, e , ancora, dal suo Ateneo:” L’Università di Cagliari è profondamente addolorata per la tragica notizia della scomparsa di Carlo Lugliè, docente di Preistoria e protostoria che ha formato con passione generazioni di studenti e studentesse. Tutto l’ateneo si stringe attorno alla famiglia del docente, unendosi al suo immenso dolore per la perdita di uno stimato collega e di una persona buona e coraggiosa“.
Qui sotto riportiamo integralmente il curriculm del professor Carlo Lugliè pubblicato sul sito dell’Università di Cagliari:
Laureato in Lettere classiche (1987) e specializzato in Archeologia-Preistoria (1998) presso l’Università di Cagliari, dove dal 1998 è stato collaboratore tecnico-scientifico per il settore L-ANT/01 (Preistoria e Protostoria) presso il Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche, e, dal 1999, è responsabile del LASP – Laboratorio di Antichità Sarde e Paletnologia. Dottore di Ricerca in Archeologia (Preistoria) presso l’Università di Roma “La Sapienza” con la tesi Risorse litiche e tecnologia nel Neolitico antico della Sardegna (2006), nello stesso anno è vincitore del concorso per Ricercatore Universitario (SSD L-ANT/01 Preistoria e Protostoria) presso l’Università di Cagliari. Dall’A.A. 2014-2015 Professore Associato e dall’A.A. 2019-2020 Professore Ordinario per il SSD L-ANT/01 Preistoria e Protostoria.
Nel 2006 è vincitore al 1 posto per la Macroarea 5 (aree 10,11) nel bando locale per i finanziamenti relativi al “Fondo per il sostegno della ricerca di base e lo start-up dei giovani ricercatori” con il progetto Popolamento neolitico della Sardegna (VI-IV millennio a.C.): definizione di una cronologia fine con datazioni isotopiche per spettrometria di massa. Inoltre, sempre nel 2006, ha coordinato la ricerca internazionale d’ambito archeometrico Néolithisation et circulation de l’obsidienne en Méditerranée occidentale Etude d’obsidiennes d’une phase précoce du Néolithique sarde: Le Site de Rio Saboccu, Guspini (CA) – Sardaigne, finanziato con fondi UE nell’ambito del progetto EU-Artech e realizzata presso il Centre de Recherche et de Restaurations des Musées de France (C2RMF) Paris, Musée du Louvre. Dal 2010 coordina la ricerca internazionale d’ambito archeometrico The Neolithic Colonisation of Sardinia. A view from the exploitation and diffusion in the island and in the Northern Tyrrhenian area of a particular lithic raw material -obsidian- by Early Neolithic (EN) men of the Cardial culture. The case of the Corbeddu, Sa Punta and Su Stangioni sites, finanziato con fondi UE nell’ambito del progetto CHARISMA (Cultural Heritage Advanced Research Infrastructure Synergy for a Multidisciplinary Approach to Conservation/Restoration) n°10/21 2010, ricerca realizzata presso il Centre de Recherche et de Restaurations des Musées de France (C2RMF) Paris, Musée du Louvre. Ha coordinato il progetto interdisciplinare Storia del primo popolamento neolitico della Sardegna (VI-V millennio a.C.): origine e processi evolutivi alla luce dei dati archeologici, linguistici ed archeogenetici, progetto valutato idoneo e finanziato ai sensi della legge regionale 7/2007 sul finanziamento della ricerca di base, esercizio 2008, della Regione Autonoma della Sardegna (punti 96/100). Attualmente coordina il progetto di ricerca initerdisciplinare Forme, modi e tempi della sussistenza, Primo contributo dell’analisi funzionale e dei residui organici su ceramiche e su manufatti in pietra per la ricostruzione del processo di neolitizzazione della Sardegna (VI-V millennio cal BC), progetto valutato idoneo e finanziato ai sensi della legge regionale 7/2007, esercizio 2009, della Regione Autonoma della Sardegna (punti 95/100).
È stato membro del Programme Collectif de Recherche Modes de vie, productions et échanges au Mésolithique et au Néolithique dans la zone tyrrhènienne (2003-2004), dell’Action Collective de Recherche Premiers peuplements holocénes des Iles tyrrhèniennes (Corse, Sardaigne et archipel toscan) (2005-2006), entrambi sotto il coordinamento di Jean Denis Vigne, (ESA 8045 C.N.R.S., “Archéologie et Histoire des Sociétés”), quindi dell’Action Concertée Incitative “Culture Scientifique” du Ministére de la Recherche de la République Française, nell’ambito del progetto “Du chopper au brillant“, coordinato da François Fröhlich e Marie-Hélene Moncel (Musée de l’Homme – Paris) (anni 2005-2008) Attualmente fa parte del Group de Recherche ChimARC – Bio-géo-physico- CHIMie des archéomatériaux et des biens Culturels (C.N.R.S., Ministère de la Culture de la République Française), coordinato da Martine Régert (CEPAM – Centre d’Études Préhistoire, Antiquité, Moyen Âge UMR 6130 C.N.R.S., Valbonne) e del Programme Collectif de Recherche Matières premières siliceuses du Néolithique corse : Territoires et interactions culturelles, coordinato da Céline Bressy (LAMPEA, Laboratoire Méditerranéen de Préhistoire Europe Afrique, UMR 6636 C.N.R.S, Aix-en-Provence) e François-Xavier Le Bourdonnec (IRAMAT Institut de Recherche sur les Archéomatériaux, UMR 5060 CNRS-Université de Bordeaux, CRPAA Centre de Recherche en Physique Appliquée à l’Archéologie, Pessac).
Ha partecipato a decine di scavi archeologici con differenti livelli di responsabilità e ha coordinato campagne di prospezioni di superficie in Sardegna e in Africa (Tunisia). Dal 2001 è Direttore di ricerche e scavi in regime di concessione ministeriale pluriennale nell’ambito della ricerca sull’Ossidiana del Monte Arci in Sardegna (Monte Arci Project – Pau, OR), dal 2009 sul primo popolamento mesolitico e neolitico della Sardegna (Su Carroppu di Sirri – Carbonia, CI), dal 2012 sul primo popolamento neolitico del retroterra del Golfo di Oristano (Sa Punta – Terralba, OR). Su incarico della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano è inoltre Direttore Scientifico degli scavi archeologici nel sito del Neolitico medio evoluto di Su Molinu Mannu-San Ciriaco a Terralba (OR).
Ha curato il progetto espositivo e l’allestimento del Museo dell’Ossidiana di Pau, di cui è direttore scientifico.
Dall’A.A. 2006-2007 presso l’Università degli Studi di Cagliari tiene i corsi ufficiali degli insegnamenti di Paletnologia per la laurea triennale in BBCC e per la laurea specialistica in Archeologia, dal 2012-2013 i corsi ufficiali degli insegnamenti di Preistoria e protostoria della Sardegna nei medesimi corsi di laurea, nonché, dal 2008-2009, il corso di Tecnologia delle produzioni materiali preistoriche presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici del medesimo Ateneo. È membro del Consiglio del Corso di Dottorato di Ricerca in Botanica ambientale e applicata dell’Università di Cagliari, nonché co-direttore di tesi di Dottorato in Preistoria presso le università di Marseille-Aix-en-Provence, Paris X-Nanterre e Nice-Sophia Antipolis.
Membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, socio di diverse istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali (Associazione Italiana di Archeometria, International Association of Obsidian Studies, Society for American Archaeology, Centro Interdipartimentale per la Preistoria e Protostoria del Mediterraneo – C.I.P.P.M. dell’Università degli Studi di Cagliari), membro della Consulta nazionale degli archeologi preistorici e protostorici, dal 1994 è continuativamente Ispettore Onorario per l’archeologia del MI.B.A.C.
È Editor in chief della Rivista di Scienze Preistoriche (fascia A Anvur) ed editor della rivista elettronica ArcheoArte; referee delle riviste scientifiche Journal of Archaeological Science, Comptes Rendus Palevol, Archaeological and Anthropological Sciences, Journal of Field Archaeology, Journal of Mediterranean Archaeology, Cambridge Journal of Archaeology.
Ha curato l’organizzazione di diversi congressi internazionali, incentrati specificamente sulle tematiche relative alla ricerca archeometrica per la caratterizzazione dell’ossidiana ai fini della definizione dei processi di riduzione, delle forme di circolazione e delle modalità di scambio. È autore di tre monografie e di oltre 130 articoli in riviste nazionali ed internazionali, opere collettive e atti di congressi. Attualmente le sue principali tematiche di ricerca vertono intorno alla transizione Mesolitico-Neolitico e alla neolitizzazione dell’Occidente mediterraneo indagate attraverso approccio multipliscipinare (archeologia, biologia molecolare e linguistica), nonché intorno ai sistemi tecnici neolitici, ai meccanismi di interazione e di scambio e alla cronologia assoluta.