giovedì 25 Aprile 2024

Nuove tracce di Roma in Spagna. La riqualificazione del centro storico di Cártama porta alla luce un nuovo mosaico romano

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I lavori di ammodernamento e riparazione del sistema fognario nel centro storico di Cártama (Málaga), hanno portato alla luce il pavimento di una casa romana del II-III secolo d.C. Si sono già ritrovate le tessere del pavimento (decorate con motivi marini) di tre stanze dell’antica casa e tutti i reperti sono stati documentati, prima di essere riseppelliti. A partire da questi importanti ritrovamenti è possibile delimitare l’antica città romana di Cártama verso est, ma non solo. Infatti, nelle strade parallele stanno affiorando anche i resti dell’antica città iberica.

Il primo intervento archeologico nella storia della Spagna iniziò proprio a Cártama 275 anni fa. In pieno Illuminismo, sotto Ferdinando VI, furono avviati i primi lavori archeologici in contemporanea con quelli promossi a Pompei. A partire da questi scavi iniziarono ad emergere manufatti romani di enormi dimensioni che, proprio per la notevole grandezza e per il peso considerevole, risultarono impossibili da spostare e continuarono, pertanto, ad adornare la piazza centrale della città per tutto il XVII secolo. Nel XIX secolo, i marchesi di Loring ripresero gli scavi e riuscirono a portare tutti i reperti alla Finca de la Concepción, nell’antico museo lorenese di Málaga. La collezione è attualmente conservata nel Museo Archeologico di Malaga (Palacio de la Aduana), dove è esposto uno dei suoi pezzi principali, il Mosaico di Venere. Un altro grande mosaico scoperto nel comune, Le opere di Ercole, pavimentava un mausoleo a Vizcaya, dove è stato trasferito dagli ultimi proprietari della Finca, la famiglia Echevarria.

Mosaico con nascita di Venus, II-III secolo d.C. (Foto: Comune di Málaga)

A partire da questo maggio, il futuro parco archeologico di Cártama affronta la sua ultima fase di scavi, iniziata un paio di anni fa, con l’obiettivo che un team di architetti delinei il progetto e possa realizzare uno spazio unico in Spagna, dove attraverso il percorso archeologico si possa apprezzare il progressivo insediamento di questo sito. In un terreno di appena 1.000 metri quadrati, sarà infatti possibile osservare costruzioni fenicie, risalenti all’VIII secolo a.C., un insediamento iberico, una basilica romana, una fortificazione araba, una chiesa del XVI secolo e una cappella barocca.

Cártama, come afferma Francisco Melero, responsabile archeologico della città – continua a sorprendere, lo fa da quasi 300 anni, quando in questo comune di Málaga iniziarono i primi scavi archeologici in Spagna, sia per la qualità che per la quantità dei suoi resti. Uno spazio abitato fin dal VII secolo a.C. che è diventato un’enciclopedia storica a cielo aperto ancora da svelare e dal valore incalcolabile.

Qui la notizia nel sito del comune di Cártama: https://www.cartama.es/3836/com1_md3_cd-68671/se-descubre-un-nuevo-mosaico-romano-en-cartama

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