sabato 20 Aprile 2024

Castel Maniace a Siracusa, un video degli studenti della Scuola di specializzazione in archeologia per un laboratorio con ArchaeoReporter

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A Siracusa Castel Maniace rappresenta un caso di studio straordinario di architettura militare, non disgiunta anche da una funzione signorile di rappresentanza. Si tratta anche di un sito perfetto per studiare l’archeologia di un edificio attraverso le sue trasformazioni nei secoli. Il video che trovate qui è realizzato con le studentesse e gli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’università di Catania (diretta dal professor Daniele Malfitana), che ha sede proprio ad Ortigia, “vista Duomo”, ossia il tempio di Atena che nel corso dei secoli ha cambiato aspetto e sfera religiosa, mantenendo però il suo ruolo di edificio sacro, da santuario dorico a cattedrale cristiana. Si tratta di una delle attività di laboratorio tenuto da Angelo Cimarosti, direttore di ArchaeoReporter, sulla produzione di video per comunicare l’archeologia. Un’occasione per esplorare le possibilità offerte dalla comunicazione visiva delle testimonianze materiali, senza bisogno di inventarsi narrazioni o “storytelling“, ma affidandosi a quanto meglio sanno fare gli archeologi: relazionarsi con oggetti, edifici, paesaggi antropizzati ed evidenziarli nel loro contesto.

GUARDA IL VIDEO SU CASTEL MANIACE A SIRACUSA:

Castel Maniace come “set” di studio

L’attuale castello fondato per volontà di Federico II di Svevia tra il 1232 e il 1240 (assieme ai castelli di Augusta e di Catania) nacque dove si poteva controllare l’accesso strategico al porto. Si ritiene che un punto così fondamentale per la difesa di Siracusa non potesse non essere presidiato già in età ellenistica, ma le tracce archeologiche, se esistenti, sono obliterate dalle strutture successive. Nell’XI secolo il protospatario bizantino Maniace fece costruire o rafforzare evidentemente (dal toponimo) una fortezza, dove erano passati anche gli Arabi. La struttura federiciana è a pianta quadrata, con le torri angolari. All’interno, splendide volte a crociera, che richiamano anche alle abbazie cisterciensi.

Il primo anno della Scuola di Specializzazione in archeologia dell’Università di Catania a Siracusa durante il laboratorio con Angelko Cimarosti (ArchaeoReporter)

Poi l’arrivo degli spagnoli, i Borboni, l’Italia unita. La polvere da sparo e i cannoni, con la fortezza che si ampia nelle epoche successive con i suoi bastioni sempre adattati alla trasformazione bellica. Le cannoniere restano ora a dominare, affascinanti, l’ingresso a Siracusa. Ma le testimonianze archeologiche, sia pur non “dirette”, indicano la ricchezza della città in antichità, ed entrano comunque nella storia di Castel Maniace: al museo archeologico Paolo Orsi una grande scultura di Asclepio, con le successive scritte in spagnolo, ci porta all’epoca della dominazione straniera. Inoltre, una scultura in bronzo ellenistica di un Ariete, delle due che ornavano l’ingresso del castello, è ancora visitabile al museo archeologico di Palermo, mentre l’altra  (dal 1848) è perduta per sempre.

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