giovedì 18 Aprile 2024

Il Siluro San Bartolomeo (SSB), evoluzione del “Maiale” della X Mas. Fu studiato dagli Alleati come arma per forze speciali

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L’unico mezzo italiano di grandi dimensioni in mostra all’Imperial War Museum di Londra, messo allo stesso livello – per intenderci – di uno Spitfire, del cannone da tedesco da 88, di un esemplare di V2, e di un caccia Zero e a poche altre terribili icone belliche della Seconda guerra mondiale, è un esemplare di Maiale, il Siluro a Lenta Corsa (SLC) che ottenne clamorosi successi, a cominciare dalla celebre azione al porto di Alessandria, dove vennero colpite la Queen Elisabeth e la Valiant (dicembre 1941).

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Non è un caso quindi che gli Alleati, appena messe le mani sugli arsenali italiani dopo l’armistizio, cercassero proprio questi mezzi, da loro chiamati Human Torpedo, per studiarli. Gli inglesi ne svilupparono anche una copia, il Chariot, che non ebbe però lo stesso successo operativo.

Per la verità quello di Londra è un SSB, Siluro San Bartolomeo, progettato come netto miglioramento dei precedenti, per equipaggiare la Decima Flottiglia Mas con mezzi più efficaci per attacchi in difese munitissime, a cominciare da Gibilterra. Per questo motivo i rarissimi pezzi su cui misero le mani non furono solo cimeli, ma dei ricercatissimi oggetti da studiare. Dopo la guerra il mezzo stesso, e soprattutto la sua dottrina di utilizzo, fu analizzato dagli Alleati, in particolare per quanto potesse essere utile alle rispettive forze speciali.

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