I siti palafitticoli italiani, nelle loro varie – e molto differenti – fasi, sono non solo una miniera di dati scientifici sulla storia dell’umanità e del suo rapporto con l’ambiente. Rappresentano anche una sfida che si gioca sul piano del coinvolgimento del territorio – dei cittadini tutti e non solo degli amministratori – per partecipare ad una grande opera di conoscenza e salvaguardia del proprio habitat. Più che “radici”, proprio solidi pali su cui è costruito il presente. Che fossero solidi lo hanno dimostrato arrivando fino a noi, che siano purtroppo ormai molto fragili appare evidente a chi ha il privilegio di studiarli, ma anche di ospitarli sul proprio territorio.
FORSE PUÒ INTERESSARE ANCHE: GLI SCAVI AL LUCONE