sabato 20 Aprile 2024

In Toscana nascono i musei e i parchi partecipativi. Un passo verso la cultura veramente aperta a tutti

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Comunità, partecipazione e democrazia sono le parole chiave che hanno unito direttori e amministratori toscani nella volontà di trasformare un desiderio in strategia: la creazione del Sistema dei Musei e Parchi Partecipativi della Toscana. Un nuovo sistema tematico, e quindi trasversale, aperto a tutti i musei e i parchi che pongono al centro della propria ragion d’essere la comunità, che promuovono e sviluppano la partecipazione democratica all’eredità culturale, ambientale e paesaggistica, che svolgono azioni di coinvolgimento attivo dei cittadini per migliorare la qualità della vita delle persone ed accrescerne la responsabilità sociale. Una volontà forte e ormai non più procrastinabile di reinterpretare i luoghi della cultura come soggetti attivi all’interno della società civile, per condividere una visione che pone il museo al centro della vita sociale e democratica del territorio, e le persone, i cittadini, al centro del proprio agire.

Una prospettiva nuova, in linea con i principi della Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società, che estende il ruolo dei musei e dei parchi per favorire l’affermazione di un’idea ampliata, interdisciplinare e democratica di eredità culturale, ambientale e paesaggistica, e dove il museo diventa l’interlocutore privilegiato di un processo che sappia coniugare le molteplici dimensioni dello sviluppo territoriale con la qualità della vita delle persone che lo abitano in maniera permanente o temporanea. Musei e parchi che fanno del dialogo e della partecipazione culturale e sociale della comunità gli elementi fondanti del proprio agire, che ascoltano e accolgono le esigenze della cittadinanza per restituire una visione della società in costante evoluzione.

Promotore e capofila del Sistema è la Fondazione Aglaia. Diritto al Patrimonio Culturale e in poco più di 100 giorni hanno aderito formalmente il Comune di Volterra con la Pinacoteca Civica e l’Ecomuseo dell’Alabastro, il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno, il Museo Civico Archeologico Palazzo Bombardieri di Rosignano Marittimo, il Parco di Archeologia Condivisa di Poggio del Molino e il Museo etrusco di Populonia Collezione Gasparri, i Musei di  Villa Baciocchi del Comune di Capannoli, i Musei di Scarlino, ovvero il Centro di documentazione del territorio “Riccardo Francovich” e il Museo Archeologico di Portus Scabris, la Fondazione Musei Senesi e la Fondazione ParSeC – Parco delle Scienze e della Cultura con il Museo di Scienze Planetarie di Prato e il Centro di Scienze Naturali, in corso di formalizzazione sono il Museo “Giuliano Ghelli” del Comune di San Casciano Val di Pesa, il Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere di Grosseto, il Comune di Rio, con il Museo Civico Archeologico del Distretto Minerario, il Museo dei Minerali e il Parco Minerario dell’Isola d’Elba.

I requisiti di accesso al Sistema, oltre a quelli previsti dal DM 113/2018 e dal D.P.G.R. 2 luglio 2020 n. 50/R, prevedono il coinvolgimento attivo della comunità, in forma singola o associata, in azioni che contribuiscono ad arricchire le collezioni museali, attraverso la partecipazione alla ricerca scientifica sul campo (citizen science) e all’apporto di memorie materiali e immateriali, che accrescono le conoscenze che il museo o il parco conserva e tramanda; la partecipazione attiva alla cura dell’eredità culturale, sia essa conservata all’interno del museo o che ne costituisca il contesto di provenienza; forme partecipate di valorizzazione, quale supporto per migliorare l’offerta museale.

Il parco di archeologia condivisa di Poggio del Molino (Populonia, Piombino)

Nell’ambito di una politica di valorizzazione organica, il Sistema, intende costituirsi come interlocutore strategico delle Istituzioni, e avviare un dialogo con la Regione Toscana e il Ministero della Cultura, per una progettazione di ampio respiro, fornendo le competenze e le prospettive dei Musei e dei Parchi aderenti e dei loro collaboratori, con l’obiettivo di definire politiche di intervento territoriale che possano contare su un’organizzazione presente in modo capillare all’interno di tutto il territorio toscano.

Al contempo, il Sistema intende affiancare gli Enti territoriali nella definizione di interventi culturali consapevoli e nell’individuazione di strategie che favoriscano la partecipazione dei cittadini e dei privati alle attività di sviluppo culturale, sociale, turistico ed economico del territorio, favorendo altresì la nascita di progetti e di azioni che accrescano l’occupazione nell’industria culturale all’interno del territorio regionale.

La prima azione che il Sistema sta realizzando è una raccolta fondi a sostegno dei musei ucraini. L’iniziativa, #MuseumsforPeace, prevede che ad ogni evento musei e parchi aderenti dedichino uno spazio all’Ucraina: per raccogliere fondi, per approfondire la conoscenza della storia e della cultura di quella terra, per favorire l’inclusione di chi ha cercato rifugio nel nostro paese, a partire dai bambini che della guerra pagano il costo più alto. In collaborazione con NEMO – The Network of European Museum Organisations ed ICOM, i contributi raccolti attraverso le offerte e il ricavato della vendita dei “biscotti della pace” saranno devoluti a favore di un museo di quella martoriata terra affinché possa proteggere, restaurare e tornare ad esporre i propri tesori. Confidando anche che la collaborazione con questo museo, scelto insieme agli organismi nazionali ed internazionali preposti, prefiguri un progetto a lungo termine e che, finita la guerra, si possa avviare un percorso di condivisione e di scambio di esperienze.

La riapertura stagionale del Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello, sabato 16 aprile, rappresenta la prima tappa di un percorso che coinvolgerà tutti i Musei del Sistema. Alle ore 17.00, dopo una visita guidata condotta dalla Direttrice Edina Regoli, sarà possibile acquistare le colombine della pace.

Mentre lunedì di Pasquetta dalle 11 alle 16, l’appuntamento si rinnova al Parco di Archeologia Condivisa di Poggio del Molino a Populonia, con una giornata dedicata alla cura del patrimonio culturale con attività di pulizia dell’area di scavo e laboratori ludico-didattici per bambini e famiglie. L’intero ricavato dell’iniziativa sarà devoluto al sostegno dei musei ucraini.

Poggio del Molino, modello di archeologia condivisa da replicare: non “costo per la collettività” ma valore per il territorio

 

 

 

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