Tra le notizie divenute virali degli ultimi giorni nel mondo della cultura, c’รจ senza dubbio la vicenda legata al Bando per Direttore presso il Museo di Media Valle del Liri, nel Comune di Sora.
A far discutere รจ la modalitร di selezione del potenziale nuovo Direttore del Museo.
Come si legge, infatti, lโAVVISO [รจ] RISERVATO a soggetti in quiescenza per lโacquisizione di disponibilitร allโassunzione dellโincarico gratuito di Direttore Scientifico del Museo Civico della โMedia Valle del Liriโ.
Tale incarico, di durata annuale, ha ad oggetto:
1.ย ย ย ย ย ย ย ย Lo svolgimento delle funzioni di referente scientifico del museo previste dalla vigente normativa regionale e nazionale;
2.ย ย ย ย ย ย ย ย La proposizione di azioni di promozione dellโimmagine della struttura museale;
3.ย ย ย ย ย ย ย ย La collaborazione con gli Enti sovraordinati preposti alla tutela delle attivitร museali.
Un incarico di Direzione Museale a tutti gli effetti, insomma, che perรฒ, come chiarisce lo stesso avviso, โessendo riservato a soggetti in quiescenza, non prevederร alcun compenso professionale e retributivo per lโattivitร svoltaโ e, a scanso di equivoci, โNon sarร prevista la corresponsione di alcun tipo di rimborso spese per lโespletamento dellโincaricoโ.
Sono molte le voci, al riguardo, che hanno espresso di non condividere la scelta di pubblicare un avviso di questo tipo, evidenziando, soprattutto, che il carattere gratuito della prestazione mortifica la dignitร della professione. In pochi, perรฒ, hanno proposto una soluzione alternativa.
Un avviso di questo tipo, infatti, sicuramente infelice, รจ la rappresentazione di alcune debolezze sistemiche che forse richiedono una maggiore attenzione.
In primo luogo, lโavviso รจ lโespressione di una โsensibilitร โ istituzionale, che continua a vedere nel proprio patrimonio culturale, principalmente una voce di costo. Pubblicare un avviso โgratuitoโ significa soprattutto questo.
In secondo luogo, perรฒ, รจ anche lโespressione di una โmancanzaโ di interlocutori sul territorio comunale: lโeventuale presenza di privati intraprendenti nel settore culturale avrebbe sicuramente permesso di attivare meccanismi di partecipazione sicuramente piรน efficaci di quello che attualmente il Comune sta adottando.
Un interlocutore privato avrebbe potuto, ad esempio, proporre al Comune un progetto piรน esteso di valorizzazione del patrimonio presente nel territorio, che oltre a curare gli aspetti scientifici, avrebbe potuto includere anche tutte le attivitร di gestione dei luoghi della cultura, e la creazione di servizi a valore aggiunto per i cittadini: visite guidate, campagne di crowdfunding, percorsi di trekking fino al vicino Castello San Casto, e ancora azioni di bookshop, laboratori didattici forniti alle scuole del territorio.
In terzo luogo, infine, deve far riflettere lโassenza di โinterpretiโ che abbiano evidenziato proprio questo aspetto, e la completa unanimitร di visione, che, pur se condivisibile, non tiene perรฒ conto che esistono altre modalitร di intervento.
Che lโavviso sia discutibile รจ indubbio. Ed รจ altrettanto indubbio che vada criticato.
Limitarsi a condannare, tuttavia, non modificherร le condizioni che hanno fatto sรฌ che venisse pubblicato un avviso di questo tipo. Ed รจ su quelle che bisogna lavorare, per fare in modo che in futuro, sempre piรน amministrazioni inizino a comprendere che i propri โruderiโ e i propri โmuseiโ possono essere una leva importante per la crescita del territorio. Ma deve essere in primo luogo la cultura a capirlo. Altrimenti ci troveremo sempre di fronte ad avvisi di questo tipo
AGGIORNAMENTO 24 gennaio 2022: Il comune di Sora alza bandiera bianca e decide di ritirare il bando QUI DA CIOCIARIA OGGI