venerdì 19 Aprile 2024

Classis, Ravenna – Un museo archeologico per la città imperiale e il suo grande porto -VIDEO e intervista ad Andrea Augenti

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Classis, Ravenna. Museo della Città e del Territorio è uno dei più ambiziosi musei archeologici nati in Italia in tempi recenti (in questo caso alla fine del 2018). Ravenna, capitale dell’impero romano d’occidente dal 402 d.C., per volontà dell’imperatore Onorio, è in realtà una conurbazione di tre città diverse: Ravenna stessa, Cesarea e il porto vero e proprio, Classe (Classis). Il museo raccoglie e soprattutto lega al territorio i risultati delle importanti campagne di scavo che hanno indagato la città portuale, i suoi commerci, la nascita e la trasformazione dei luoghi di culto e, infine, la scomparsa del tessuto urbano e l’allontanamento della linea di costa.

IL VIDEO SUL MUSEO “CLASSIS, RAVENNA – MUSEO DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO”

Classe è naturalmente strettamente intrecciata a Ravenna, e le sale espositive raccontano molto bene la storia della (delle) città. Una Ravenna prima dei romani, tra Etruschi e Umbri, poi l’età repubblicana, dalla fase più antica, dal III a I secolo a.C., di cui si sa molto poco, poi lo sviluppo, grazie al mare e ai fiumi, il Padenna, il Flumisello e il Lamisa. Fino ad arrivare alla grande monumentalizzazione della città con l’età imperiale, fino al momento della sua trasformazione in capitale. Il museo, ad esempio, conserva anche l’importante mosaico del palazzo Imperiale (il “palazzo di Teodorico”), del V secolo, che viene in messo in relazione alla ricostruzione dello stesso. Se i reperti aiutano a capire i nodi topografici della conurbazione “imperiale”, ancora più importante è la fitta rete di relazioni commerciali, economiche e culturali che svelano le anfore, le lucerne, le ceramiche, tutti i prodotti seriali che guidano gli archeologi a comprendere le trendenze e i cambiamenti si una società ricca e attiva ma in perenne trasformazione. Questo è uno dei grandi aspetti svelati dagli scavi più recenti valorizzati dal parco archeologico. L’altro aspetto evidenziato dalle ricerche è invece lo sviluppo dei poli di culto cristiano, con le evoluzioni architettoniche che riflettono i rapporti tra potere e la religione “ufficiale”.

Mosaico dal Palazzo Imperiale di Ravenna (V secolo), il cosiddetto “Palazzo di Teodorico”

Il museo è anche un’importante opera di riqualificazione del territorio, con la trasformazione del grande edificio dello zuccherificio, nato nel 1900, a seguito dell’introduzione della coltivazione della barbabietola da zucchero dal 1896, in un’area che precedentemente, con i campi di riso, mostrava un aspetto paludoso. La sua ultima campagna saccarifera fu nel 1981, chiudendo un’epoca di lavoro che aveva rappresentato per quasi un secolo la base di vita di molte famiglie. Ora questa istituzione museale, anche centro di ricerca, fa sentire meno sola in mezzo alla piana la stupenda basilica di Sant’Apollinare in Classe, chiesa che paradossalmente non sorgeva all’interno di Classis ma fuori dalle sue mura. Il museo racconta anche questo, concludendo il suo percorso con gli straordinari risultati archeologici attorno al complesso della chiesa e del monastero di San Severo, che fino al XV – XVI secolo caratterizzerà il paesaggio, perdendosi poi nell’oblio, con l’unico “landmark” rimasto proprio in Sant’Apolinare.

Particolare di ricostruzione grafica della conurbazione Ravenna-Cesarea-Classis (Giorgio Albertini)

Al Museo è stato conferito il premio Riccardo Francovich 2021, su giudizio della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI), come ” sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti”.

Il Museo “Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio” è nato da una collaborazione tra la Fondazione RavennAntica, l’Università di Bologna, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, il Comune di Ravenna. Progetto scientifico: Andrea Augenti, Giuseppe Sassatelli. Progetto di allestimento: Andrea Mandara.

Nota bibliografica:

Augenti, A. (2019). Dalla villa al monastero. Il complesso di San Severo a Classe. In: Sassatelli, G. e Corbara, F. (eds) Classis, Ravenna. Museo della città e del territorio. Milano: Skira, pp. 77-85

Sassatelli, G. e Corbara, F. (2019) Classis, Ravenna. Museo della città e del territorio Milano: Skira.

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