Chiuso dal 28 luglio 1993 – data dell’attentato terroristico al Velabro – l’Arco di Giano è di nuovo fruibile in tutta la sua bellezza e nella particolarità del suo “segno” topografico nella città di Roma. I cancelli, chiusi da 28 anni, si spalancano su questo monumento così suggestivo, grazie al lavoro portato avanti dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, insieme alla Fondazione Alda Fendi Esperimenti.
Per le visite quindi ci si potrà presentare ogni sabato davanti al monumento , nel contesto degli altri edifici romani del Foro Boario. Si potrà accedere con ingresso libero, dalle 10 alle 14 e dall’ultima domenica di marzo, con l’ora legale dalle 16 alle 20.
IL VIDEO DELL’ARCO DI GIANO E LA SUA RIAPERTURA Intervista alla responsabile scientifica Mirella Serlorenzi (Soprintendenza Speciale Roma)
L’arco di Giano è in realtà l’unico arco onorario a pianta quadrangolare al centro della città di Roma, voluto dai figli di Costantino per celebrarlo dopo la sua morte, nel IV secolo. Nulla a che fare, invece, con il dio bifronte. L’intitolazione del monumento a Giano, infatti, fu una suggestione degli eruditi rinascimentali
FORSE PUÒ INTERESSARE ANCHE