mercoledì 27 Settembre 2023

Museo della Centuriazione Romana, le linee che hanno tracciato la storia (Borgoricco-Padova) – VIDEO

In Evidenza

Il Museo della Centuriazione Romana di Borgoricco (Padova) racconta della centuriazione dell’agro padovano, quindi attorno alla ricca città di Patavium, che si riconosce ancora essenzialmente in tre zone. Una a sud della città, forse la meno leggibile, nella Bassa. Una a nordest, ovvero proprio nella zona di Borgoricco, Camposampiero e agli attuali comuni limitrofi, ben 17 in totale, che è la più chiara anche nel XXI secolo. Infine, c’è una terza area centuriata e più a nord, nel Cittadellese, nel Bassanese e nella fascia pedemontana del Grappa. E’ la storia della romanizzazione di un ricco territorio.

Le sale del museo

Se è nel paesaggio che dobbiamo trovare le tracce più importanti della centuriazione, l’archeologia offre sul campo anche altre testimonianze materiali, come i cippi gromatici, e il museo ne custodisce uno, rinvenuto a San Pietro Viminario, sempre in provincia di Padova.

Invece la ricostruzione fedele di strumenti come la groma – il vero e proprio mezzo per tracciare l’allineamento sul terreno – arriva dallo studio di altri siti, come Pompei. In una sala una replica consente ai visitatori, scolaresche e non solo, di capire esattamente come gli agrimensori realizzavano le complesse misure

Cosa rimane su un territorio che ha subito due millenni di arature sempre più profonde? In alzato poco, ma gli archeologi non si scoraggiano, e il museo ne porta testimonianza, come raccontano i reperti provenienti dallo scavo di Straelle di Camposampiero (1986): una villa rustica – quindi votata alla produzione agricola, di cui si è potuto ricostruire la pianta che insisteva su circa 1000 metri quadrati. Non mancano naturalmente le tracce della pars dominica delle ville, e lo si vede nei ritrovamenti archeologici, tra cui le tessere di mosaico rimaste, le colonne scanalate, le ceramiche sigillate di importazione.

Sappiamo che l’area, oltre ai ricchi raccolti agricoli, era molto attiva per la tessitura della lana, e anche qui le evidenze produttive sono chiare. La ricostruzione di un telaio domina una sala, e qui incontriamo i pesi, numerosi come spesso accade in archeologia, chiara evidenza di una ricca produzione tessile

La centuriazione portava lavoro, il lavoro ricchezza e la ricchezza la produzione. Ora come allora uno dei campi di sviluppo era l’edilizia. La ricca produzione dei laterizi, soprattutto nel territorio centuriato a nord est di Patavium, è indice di una vivace attività. La lettura dei bolli dei produttori disegna una mappa fitta di officine, e anche suggerisce i più attivi imprenditori della zona: tra loro c’era Minucia, la cui “firma” ci racconta di una donna libera votata a questa attività: Minucia Sex(ti) f(ilia)

Il museo della Centuriazione Romana di Borgoricco è l’ultima opera architettonica di Aldo Rossi, nel contesto del centro comunale. Il grande architetto era rimasto affascinato dal reticolo della centuriazione stessa, e questo si era riflettuto anche nel progetto.  Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, è un cardine, per restare in argomento, per chi vuol capire un territorio, tra linee che si incrociano e storia che da queste linee prende vita da due millenni.

REFERENCES:

Cipriano, S. (2014) Museo della Centuriazione Romana-La Guida. Trieste: Editreg

FORSE PUÒ INTERESSARE ANCHE:

Villa romana di Negrar, per la prima volta tutti i mosaici scoperti e puliti – VIDEO REPORTAGE (parte quinta)

 

 

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

News