giovedì 28 Marzo 2024

Reliquie, il restauro del “giaciglio di Sant’Antonio”: tra arte e devozione popolare

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Un importante restauro è in corso per la tavola dipinta nel Quattrocento su un supporto ligneo oggetto della devozione dei fedeli a Camposampiero, in provincia di Padova, nel Santuario della Visione (San Giovanni Battista e Antonio). La tradizione ritiene la tavola in legno di pioppo un giaciglio utilizzato da Antonio nel periodo in cui si trovava nel paese dell’Alta Padovana. L’effigie del Santo è opera di Andrea da Murano ed era in pessimo stato di conservazione, sia per il sollevamento della materia pittorica sia per le condizioni stesse della tavola, nata come oggetto di uso quotidiano e non per supporto di un’opera d’arte. Nei secoli i fedeli hanno asportato parti lin legno della tavola per portarsi a casa una reliquia, aggravando lo stato della stessa. Il restauro è materialmente affidato a AR Arte e Restauro.

Andrea da Murano

Andrea da Murano, ossia Andrea di Giovanni, fu attivo come pittore proprio in Laguna. Scarne le notizie documentali, che lo vedono attivo nel 1462-63, poi a Santa Zaccaria e a Santa Maria Formosa. Collaborò con il fratello, intagliatore. Poi si ha notizia di una pala firmata a Mussolente, nel Bassanese, e la pala di Trebaseleghe. E poco altro, al di là di una collaborazione continua con Bartolomeo Vivarini. La particolare tavola di Camposampiero è forse poco leggibile, benchè firmata, proprio per le tante occasioni in cui il dipinto subì interventi di ridipintura, a causa della devozione popolare che lo portava ad essere costantemente toccato, se non direttamente asportato nella materia lignea nei bordi più raggiungibili

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