Si mettano l’animo in pace subito: Chiara Ferragni alla Pinacoteca Ambrosiana è andata gratis. E nel giro di poche ore i social dell’Ambrosiana stessa sono cresciuti di 1000 unità. Se c’è un luogo della cultura negletto, dove invece ci dovrebbero essere le code tipo Uffizi, questo è proprio l’Ambriosiana, nel cuore di Milano: finalmente, da adesso, qualche decina di migliaia di persone in più sa dove si trova la Canestra di Frutta dei Caravaggio. Il gigantesco cartone di Raffaello con la Scuola d’Atene. E, scusate, il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, nel caveau. Chi era di fianco a lei ci ha raccontato del suo entusiasmo e delle sue domande tutt’altro che banali (le sono piaciuti particolarmente i disegni che illustrano il libro di Luca Pacioli, lo so, ci vuole poco, piacciono anche a noi). Ah, sì, di Leonardo c’è anche il Musico. Chi guarda il social-evento da lontano, come il sottoscritto dice una, dieci, cento visite di Chiara ovunque. Nella peggiore delle ipotesi qualcuno andrà per emulazione. Nella migliore, a mio avviso non improbabile eventualità, c’è chi si appassionerà e andrà per suo conto. Invitatela, magari viene anche su un nostro scavo. Il link della Chiara non ve lo metto, tanto lo sapete dove trovarla!
Però qui c’è il link alla Ambrosiana, eccolo

