L’Eracle di Contarina in allestimento speciale al Museo archeologico Nazionale di Adria, dopo essere rientrato dalla grande mostra sugli Etruschi di Bologna. Sarà possible ammirare la sua pregevole fattura a 360 gradi, in una vetrina apposita, un omaggio agli appassionati che andranno a visitare il museo finalmente rientrato in “zona gialla” dopo la lunga chiusura forzata causa Covid.
Il cosiddetto Eracle di Contarina è un prezioso bronzetto, di probabile produzione etrusca, rinvenuto a inizio XX secolo su quella che fu l’antica linea di costa della città di Adria, ossia il tratto che andava appunto da Contarina a San Basilio di Ariano Polesine. È ora distante chilometri dall’Adriatico, a causa dei sedimenti accumulati dal delta del fiume Po. Il bronzetto è detto “Eracle” perchè raffigura in effetti un eroe cacciatore di provenienza iconografica orientale, come testimonia il lungo copricapo. Ma presenta elementi che si discostano dalle versioni conosciute del mito: porta una faretra, teneva in mano un arco (perduto con l’avambraccio) e non la clava, indossa sì una pelle, ma non quella del leone Nemeo, bensì un capride, come perizoma. Lo stile, a cominciare dal sorriso, richiama l’epoca arcaica, tra il 500 e il 480 a.C.
È esposto al Museo archeologico nazionale di Adria ed è indubbiamente un reperto di estrema raffinatezza, testimone di capacità tecniche e di influssi culturali provenienti dal Mediterraneo orientale. Influssi, genti e culture che confluivano nel grande emporio di Adria, punto di incontro tra Greci, Etruschi e antichi Veneti, come provano i ritrovamenti archeologici visibili nel moderno allestimento del museo.
Museo archeologico di Adria, alle radici dell’Europa – VIDEOREPORTAGE