Con un (comprensibile) tempismo di comunicazione da “diamolo durante le feste che facciamo più click” il MiBact ha mostrato le foto dello splendido thermopolium decorato della Regio V di Pompei. Pitture a fresco dai colori vividi e coinvolgenti, e molti resti di cibo da consumare, che potrà essere studiato: “Oltre a trattarsi di un’ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi di questo Termopolio sono eccezionali, perché per la prima volta si è scavato un intero ambiente con metodologie e tecnologie all’avanguardia che stanno restituendo dati inediti”, dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco archeologico di Pompei. “All’opera è un team interdisciplinare composto da: antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo: alle analisi già effettuate in situ a Pompei saranno affiancate ulteriori analisi chimiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei dolia “. La Regio V di Pompei è ritenuta tra le 10 principali scoperte archeologiche del decennio dalla rivista dell’Archaeological Institute of America (AIA) Archaeology L’intero comunicato nel link al sito del ministero qui sotto, da cui è tratta questa dichiarazione di Osanna.
Il termopolio di Pompei della Regio V: vivide pitture e materiale importante per le analisi

