Avevamo lasciato l’orientalista francese François Desset, attualmente visiting professor all’università di Padova, con la decifrazione dell’elamita lineare, una delle tre scritture dell’antichità che ancora resistevano ad essere aperte con una chiave di lettura sicura (QUI LA VIDEO-INTERVISTA CON UNA DECIFRAZIONE GUIDATA). Di fatto il lavoro di Desset, che – vi assicuriamo – non è facile da comunicare, ha implicazioni molto più ampie di una pur affascinante e fondamentale decifrazione. Lo ha dimostrato una conferenza tenuta, sempre a Padova, il 14 dicembre 2020, che vale la pena riassumere. Qui dobbiamo fare un passo indietro. Se la decifrazione della scrittura riguardava, appunto, l’elamita lineare, quindi una scrittura non cuneiforme (il lavoro scientifico completo di 40 iscrizioni esce nel 2021), il 38 enne studioso ha di fatto messo le basi per “Una nuova storia della Scrittura dell’Altopiano Iranico” (titolo della conferenza), che poi, se vogliamo essere meno modesti del professore, si tratta di un mattone importantissimo per la nascita della scrittura nella storia dell’umanità in generale. Stiamo parlando di fatto della complessa, e per nulla lineare, storia delle origini della scrittura.
Alle origini: due scritture – sorelle
Se si legge un vecchio e buon libro di divulgazione, Reading the Past, a cura di J.T. Hooker (1990), si può notare che già negli anni ’80 si era arrivati alla conclusione che l’invenzione (o forse dovremmo dire le invenzioni) della scrittura passa da un “un processo graduale sparso su un’area molto vasta, piuttosto che dal prodotto esclusivo del genio dei Sumeri” (Walker, 1990, 19). A trent’anni di distanza uno studioso con le mani sulle iscrizioni come Desset può affermarlo con molte prove. Quindi non solo il cuneiforme, anzi, il proto-cuneiforme, ma anche, ed eccola qui, la scrittura proto-elamita, che come dice la parola precede l’elamita lineare. In sintesi Desset ci spiega il proto-cuneiforme e il proto-elamita sono documenti contemporanei. E che “la relazione genetica tra di loro” non è quella tra scrittura madre (ossia il proto cuneiforme, che forse esprime il linguaggio sumero) e scrittura-figlia, ossia il proto elamita (che cuneiforme non è e non darà vita a “figlie” cuneiformi – area di diffusione nella cartina qui in alto nell’altopiano Iranico), ma è una relazione sorella/sorella. Allora, ci si chiede subito, qual è la madre di queste sorelle? Seguendo le complesse tabelle e le genealogie , la madre di queste antiche scritture risulta essere la comune derivazione dalle tavolette numerali-ideografiche, documentate tra Siria, Irak e Iran da datazioni C14 tra il 3500 e il 3300 a.C.. Insomma, prima arrivano i numeri e la loro rappresentazione, poi le due “proto”-scritture. Quindi le caratteristiche comuni tra le due scritture sono spiegate non per via di derivazione cronologica, prima il proto cuneiforme poi il proto elamita, ma per legami comuni di tipo “genetico”.
Vicino Oriente oltre la Mesopotamia: Hatamti
Desset ci ricorda poi che i non-specialisti tendono a vedere il Vicino Oriente semplicemente come “Mesopotamia”, ma il quadro storico è estremamente più complesso, tanto che va visto in assoluto parallelo con quello dell’altopiano Iranico. Proprio per questo lo studioso francese ritiene che il termine Elam (da cui elamita, un toponimo di origine mesopotamica, per il III e II millennio) sia un’etichetta che allontana la definizione di una specifica entità etnica, che invece può meglio essere rappresentata dalla nozione di Hatamti, che assumerebbe quindi un riferimento puntuale in chiave storica e etnica. Da qui il linguaggio elamita viene meglio inquadrato come hatamtita, mentre la scrittura proto-elamita andrebbe vista come Scrittura Proto-Iranica fase 1. Non si tratta di essere “politically correct”, ma di evidenziare con migliore precisione due realtà storiche contemporanee ma ben differenti, Mesopotamia e Altopiano Iranico. Quest’ultimo ebbe quindi – qui un altro punto sostenuto da Desset – una continuità nelle forme di scrittura locali tra il 3300 e il 1850 a.C., parallele ma completamente indipendenti da quelle della Mesopotamia


La ricostruzione della storia della scrittura dell’altopiano Iranico tra il 3500 e il 1850 a.C. è coì ricostruita:
Fase I : 3500-3300 a.C. Tavolette numerali
Fase II: 3300-2900 Tavolette Proto Elamite
Fase III: 2900-2300 Transizione
Fase IV : 2300-2000 Elamita Lineare
Fase V: 2000-1850 Elamita lineare e Cuneiforme
Fase VI: dopo 1850 a.C Scomparsa della tradizione Iranica. Resta solo la scrittura cuneiforme
QUI LINK COMPLETO ALLA CONFERENZA
BIBLIOGRAFIA / REFERENCES
Desset, F. (2018). Nine Linear Elamite Texts Inscribed on Silver “Gunagi” Vessels (X, Y, Z, F’, H’, I’, J’, K’ and L’): New Data on Linear Elamite Writing and the History of the Sukkalmaḫ Dynasty. Iran, 56:2, 105-143
Walker, C.B. (1990). Cuneiform. In Hooker, J. (ed.), Reading the Past. London: British Museum Press, pp.15-74