Altino è come Venezia, prima di Venezia. Il grande emporio dei Veneti inizia a svilupparsi nel VII secolo a.C., ma è con il VI secolo che fiorisce (Bressan, 2019, 22)
Gli oggetti luminosi di Altino, dove dominano i colori stemperati della laguna di Venezia. Raccontano di una città vivace, millenaria. Insediamento cruciale per i Veneti, fiorisce nel VI secolo avanti cristo, legatissima per commerci a Padova, come provano le scoperte archeologiche, con circa duemila reperti conservati al Museo nazionale e Area Archeologica di Altino (link alla pagina istituzionale). Altino è uno dei terminali di quella che poi sarà la via Annia, porta della laguna stessa, in rapporto con l’acqua come sarà poi Venezia, orgogliosa di un altro nome
Il paesaggio ora è cambiato, risultato di bonifica. Qui ovviamente dominava laguna e acquitrino, ma anche i fiumi: lo Zero, il Dese. Luogo ideale per un santuario
Velleribus primis Apulia, Parma secundis / nobilis: Altinum tertia laudat ovis
Insomma la terza pecora loda quella di Altino: lo dice Marziale (Marziale «Epigrammi», XIV, 155) parlando della lana della città, che è considerata tra le prime tre del mondo romano per qualità, e le evidenze archeologiche lo dimostrano: contrappesi per telai, fusi, tinture. Addirittura le etichette, piccole lamine in bronzo, quasi ad attestare la provenienza e il produttore, così simile alla nostra “pura lana vergine”. Altino, quiindi, non commerciava e basta, ma produceva molto: economia di palude, pesca, allevamenti, vetro, e appunto, la celebre lana.
NEL VIDEO SEGUENTE I VETRI DI ALTINO
Si ringrazia Museo nazionale e Area Archeologica di Altino
Direzione regionale Musei Veneto
Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
BIBLIOGRAFIA
Bressan, M. (2019). Altnos, Altinum, Altino. Un emporio millenario tra terra e mare. In Bressan, M.; Calaon, D e Cottica, D. (eds.) Vivere d’acqua. Archeologie tra Lio Piccolo e Altino. Crocetta del Montello (TV): Antiga Edizioni, pp.22-26