In questa intervista al professor Jacopo Bonetto, direttore del Dipartimento dei Beni Culturali dell’università di Padova, cerchiamo di comprendere il quadro degli obiettivi delle lunghe stagioni di scavi di Nora in generale, ed ora della necropoli fenicia e punica (Pula, Sardegna). Negli ultimi anni ci si è concentrati, tra l’altro, sulle indagini bioarcheologiche e sull’analisi isotopica dello stronzio, oltre che sui “tradizionali” ritrovamenti archeologici nel loro contesto. In primo luogo si cercano elementi per valutare l’origine degli abitanti di questa zona importante del Mediterraneo nell’antichità. Un mare, chiediamo, che forse può essere in un certo senso considerato “globalizzato” già all’epoca, fatte le dovute proporzioni con il mondo contemporaneo.
Lo scavo è in concessione ministeriale, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
