venerdì 29 Marzo 2024

Decifrato l’Elamita Lineare, una delle ultime antiche scritture a “resistere” – Come seguire conferenza di presentazione

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Decifrata “alla vecchia maniera” un’antica scrittura, l’Elamita Lineare, che sembrava volesse restare racchiusa nel tempo, al III millennio avanti Cristo. La decifrazione è avvenuta grazie agli studi di François Desset, visiting professor all’università di Padova (Dipartimento di Archeologia e Beni Culturali), membro della missione archeologica dell’ateneo patavino in Iran. Al di là della moderazione dei comunicati stampa, nei corridoi dell’università non ci vanno per il sottile: “Per me è la scoperta archeologica più importante di questo secolo, finora”, dice un di solito compassato professore ordinario.

Al di là delle considerazioni di tipo “emozionale”, l’Elamita Lineare, presente tra i quattro-cinquemila anni fa nell’attuale Iran meridionale, era un rebus non da poco, se possiamo usare un’espressione abusata, resistendo ai tentativi scardinarne il segreto da almeno il 1901, quando le prime scritte furono ritrovate negli archivi di Susa.

Il lavoro di Desset (dell’Università di Tehran e Archéorient, Lyon) si è basato sull’attento studio di una quarantina di reperti. Già nel 2008 aveva fatto un passo importante, identificando due sovrani, o meglio i loro nomi: Ebarti e Šilhaha. Entrambi invocavano una divinità  Napiriša, il “Grande Dio“. E siamo attorno al 1950 a.C.. La chiave, seguendo il metodo Champollion, per cercare di penetrare la scrittura, per decifrarla insomma. Per nulla semplice, visto che si tratta di una lingua non indoeuropea, che appare isolata dalle altre. Senza parentele con le scritture cuneiformi, esclusivamente fonetica, anzi, dichiarano dall’Università di Padova, “la più antica scrittura fonetica al mondo”, con circa cento segni per registrare l’imponente varietà di suoni che doveva avere l’Elamita.

La scrittura Lineare A di Creta, e la scrittura della Civiltà della Valle dell’Indo, a questo punto, restano sole sul podio delle scritture da decifrare.

La scoperta è stata illustrata nel corso della conferenza pubblica Breaking the code che lunedì 23 novembre alle ore 12 via zoom all’indirizzo

 https://unipd.zoom.us/j/84281146221

 

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QUI VIDEO CON FRANCOIS DESSET CHE CI TRADUCE UN’ISCRIZIONE

 

 

 

 

 

 

 

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